Festa della Liberazione

Anniversario della Liberazione

Programma per il 78° Anniversario della Festa della Liberazione

Un po’ di storia

La decisione di scegliere il 25 aprile come “Festa della Liberazione” fu presa il 22 aprile del 1946.

Quel giorno il governo italiano provvisorio guidato da Alcide De Gasperi, ultimo del Regno d’Italia stabilì che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.

La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949.

Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno.

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo.

Quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città.

Angelo Simion

Il primo sindaco di Spinea dopo la liberazione fu Angelo Simion nel 1946.

Mantenne l’incarico per ben 24 anni, venendo rieletto consecutivamente per diversi mandati.

Durante la sua amministrazione, Spinea visse una fase di forte cambiamento.

Da piccolo centro a cittadina con la crescente industrializzazione dei territori circostanti, subì una fortissima crescita demografica, passando dai circa 5.000 abitanti del dopoguerra ai 20.000 del 1970.

La sua lunga amministrazione del comune ebbe fine nel 1970, quando venne eletto presidente della Provincia di Venezia.

Terminò l’incarico nel 1975 e morì due anni dopo.

Oggi a Spinea il suo nome è legato soprattutto a quello della villa settecentesca che ospita la Biblioteca comunale.

Nel 1977, anno della sua morte, la villa venne rinominata di “Villa Simion” in onore del sindaco che ne aveva voluto l’acquisizione da parte del comune nel 1968 e la riconversione a spazio pubblico.

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