Elide un percorso di emancipazione

Il racconto della storia di Elide. Mariella Favaretto in dialogo con Maria Teresa Sega

Sabato 18 marzo ore 16.30 in Biblioteca

Parliamo di “Elide” di Mariella Favaretto

L’autrice dialoga con Maria Teresa Sega

Letture di Lorenzo Scatto – Voci di Carta

Nell’immaginario collettivo la figura che caratterizzava la donna nel Novecento era principalmente quella di “angelo del focolare”.

Quando si pensa alle donne di fine Ottocento le immaginiamo, a seconda del contesto sociale, imbrigliate in funzioni ben precise: in un salotto o in una cucina con un grembiule intorno alla vita con tanti bambini intorno.

Tuttavia le donne, soprattutto quelle delle classi popolari, lavoravano anche all’esterno: nei campi o in fabbrica; esse, oltre a essere socialmente più avvantaggiate rispetto a quelle che non lavoravano, trovavano più facilmente marito, potendo contare su una dote sicura frutto delle loro fatiche.

Movimento emancipazionista

La folta presenza femminile nell’ambito lavorativo della fine del XIX secolo ha contribuito a forgiare un’identità nuova, dovuta in particolare ai contatti con i movimenti operai e alla partecipazione alle varie iniziative per denunciare le vessazioni.

Nacque così il movimento emancipazionista, che in Italia si sviluppò più tardi che negli altri Paesi, le prime a parlare di emancipazione furono le donne del Nord, appartenenti alla classe operaia e del ceto medio inferiore, per lo più lavoratrici di fabbrica.

In questo contesto culturale, sociale e politico, in un territorio che si estende tra il trevigiano e il pordenonese, trova la sua ambientazione il romanzo di Mariella Favaretto che ha come protagonista Elide, una giovane nobile, orfana di madre, unica figlia di un conte caduto in disgrazia.

Elide è animata da un sacro fuoco che non è disposta a smorzare, è battagliera e si rifiuta di rassegnarsi a una vita monotona, appiattita in funzione del consorte, votata all’unico ruolo riconosciuto: quello di essere moglie e madre.

Mariella Favaretto affida alle vivide parole del suo romanzo un’importante riflessione sul ruolo che hanno avuto tutte le donne, e ci ricorda che dietro ogni conquista c’è un percorso di coraggio, sofferenza ed abnegazione che merita tutta la nostra riconoscenza.

Informazioni

Biblioteca Comunale di Spinea, via Roma 265, tel. 041-5071369

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