I GRUPPI DI LETTURA COMINCIANO IL 2021 CON STEFANSSON

Luce d’estate ed è subito notte

Il titolo ci ha subito catturati, e, forse, è stato uno dei motivi per cui le lettrici e i lettori dei GdL lo hanno votato al Book contest. Un titolo evocativo e intrigante, ancora di più in questo periodo. Dobbiamo subito dire che la lettura non ha deluso, il romanzo è stato all’altezza delle aspettative.

Poetico e ironico insieme. Una ironia definita da qualcuna “implacabile“, ma nel contempo una narrazione capace di grande tenerezza e comprensione per le debolezze umane.

“A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande”

“Un microcosmo che è come una lente di ingrandimento sull’eterna partita tra i desideri umani e le trame del destino, tra i limiti della realtà e le ali dell’immaginazione” così lo presenta la casa editrice Iperborea, ed effettivamente, dalle storie di un piccolo paese di quattrocento anime della campagna islandese, emergono come in un caleidoscopio, tutti i sentimenti e le passioni dell’animo umano. Forse interpreta bene anche il nostro vissuto di oggi così circoscritto.

L’importanza delle relazioni

L’autore entra in punta di piedi nella vita dei protagonisti, ma riesce a restituirci la loro vita interiore. Il direttore del Maglificio che abbandona tutto per i segreti dell’universo, la postina avida di vita che legge ogni lettera per raccontare tutti gli affari privati dei compaesani, ma che comunque svolge un ruolo “sociale”, l’avvocato che crede che il mondo si regga sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime. La vita di Jonas indaga con profondità il sentimento della timidezza.

Dalle singole storie emerge l’importanza delle relazioni, il senso di una comunità.

Parola poetica

Molti lettori del gruppo di lettura hanno apprezzato molto la scrittura poetica dell’autore. Stefansonn prima di diventare romanziere, scriveva poesie.

Due sole le cose che faccio – respirare e pensare a te

La “parola” è il perno del libro e forse per questo alcuni hanno trovato fuori luogo alcune scene di sesso connontate da parole forti e da uno sguardo solo maschile.

Un libro “filosofico”

Filosofico perché invita a riflettere e pone molte domande, facendoci capire che l’importanza è tutta nella ricerca e non nella risposta (cfr. p. 159). Stefánsson, attraverso il narratore onnisciente, cerca una risposta alla domanda “Perché viviamo?”.
I capitoli sono intervallati da piccoli paragrafi scritti in corsivo. Ci siamo chiesti se l’autore volesse darci un mappa per interpretare il testo, ma vi rilanciamo il dubbio: quale valore attribuire a questi pensieri in corsivo?

Un romanzo, tante copertine

Ci siamo divertiti anche a guardare le copertine che hanno contraddistinto le diverse ristampe/edizioni e che esprimono i diversi volti del romanzo. Le abbiamo trovate tutte o ne esistono ancora di diverse?

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