Benvenuta Amélie!

Se cerchiamo qualcosa di inconsueto e movimentato che ci porti in poche pagine fuori dalla ripetitività del quotidiano, allora è il momento di aprire un libro di Amélie Nothomb.

amelie nothombLa vita di Amélie è un mix di culture differenti che hanno influenzato la sua scrittura. Nata nel 1967 in Giappone, ha trascorso l’infanzia e la giovinezza muovendosi con la famiglia in molti paesi dell’Asia e dell’America, per poi stabilirsi in Belgio. Nel settembre del 1992 la casa editrice Albin Michel pubblica il suo primo romanzo Igiene dell’assassino che la consacra scrittrice di successo.

Amélie Nothomb è ambasciatrice “Women for Expo”  WE e infatti il rapporto con il cibo e il corpo è un tema ricorrente nei suoi romanzi. L’autrice racconta che il periodo vissuto in Bangladesh dagli 11 ai 13 anni, paese dove la mancanza di cibo segna la condizione di vita di gran parte popolazione, ha segnato anche la sua storia. Questa esperienza dolorosa infatti l’ha condotta all’anoressia da cui è uscita proprio grazie alla scrittura che le ha permesso di “ricucire” il rapporto tra anima e corpo.

Petronille“Petronille” è il titolo dell’ultimo romanzo di Amelie, pubblicato a febbraio come sempre dall’editore Voland. Un libro che parla di champagne, di Parigi e di librai. Ma chi è Pétronille? champagne

L’autrice risponde così in una intervista: “Pétronille esiste, si chiama Stephanie Hochet e ne ho fatto un personaggio del mio romanzo. Volevo raccontare di quanto possa essere sincera un’amicizia tra donne, senza connotarla attraverso i rapporti di rivalità, ma con i battibecchi, le enigmaticità e anche la solidarietà. Ho pensato che non esiste nella letteratura francese un romanzo che narri veramente di un’amicizia femminile, così mi sono ispirata alla mia personale esperienza di amicizia»

Curiosità: l’autrice si è proposta di inserire in ogni suo libro la parola “pneumatico”.

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