(RI)LEGGERE UN CLASSICO – LETTURE DA CASA 9.

“Metamorfosi”

dopo Apuleio, ecco Franz Kafka a McEwan

La scultura di David Cerny è composta di 42 strati in movimento che creano il volto del famoso scrittore ceco Franz Kafka

Non sempre “ogni scarrafone è bello a mamma soja” come cantava Pino Daniele: “La Metamorfosi” di Franz Kafka

Gregor Samsa, giovane rappresentante di commercio, una mattina si risveglia “malamente”. Non si sa perché, nè percome, si è trasformato in scarrafone ovvero scarafaggio gigante. L’intera famiglia, padre, madre e sorella vivono grazie allo stipendio del figlio ora inabile al lavoro. I rapporti si guastano vieppiù, dalla costernazione si passa all’ostilità e all’intolleranza. Il figlio che conserva un animo sensibile, si sente reietto e cade in un marasma mortale.

Il lungo racconto descrive un microcomo apparentemente familiare e affettuoso che si rivela in realtà gretto e spietato in occasione di una crisi difficilmente gestibile.

Tale paradigmatica vicenda torna d’attualità, in occasione della comparsa, nelle vetrine delle librerie del romanzo “Lo Scarafaggio” di Ian McEwan nel quale si raccontano le avventure di Jim Sams, uno scarafaggio comune che si risveglia nel corpo “umano troppo umano” del primo ministro inglese. Una situazione foriera di interessanti sviluppi.

Maurizio Fasolo

Un pensiero su “(RI)LEGGERE UN CLASSICO – LETTURE DA CASA 9.

  1. Ecco il commento di Maurizio Fasolo che considera l’ultima Metamorfosi ancora più spaventosa di quella di F. Kafka
    LO SCARAFAGGIO di Ian McEWAN
    Nel più famoso racconto di Kafka viene descritta la dolorosa metamorfosi di un giovane, Gregor Samsa in un gigantesco scarafaggio,mentre nella satira politica di Ian McEwan leggiamo della perniciosa carriera di Jim Sams, scarafaggio diventato Premier britannico. La presa di potere del partito dell’Inversionismo, guidata da Sam con la complicità di un Gabinetto parlamentare composta di ex blatte, e vanamente contrastata da Benedict St. John, Ministro degli Esteri, uomo vero alla guida del partito Cronologista, messo fuori gioco da uno scandalo fittizio.
    L’Inversionismo postula la rivoluzione economica mediante il capovolgimento dei rapporti di compra vendita e dei contratti di lavoro:
    Il cittadino riceve valuta ogni volta che acquista e paga per impieghi sempre più qualificati, i depositi bancari sono onorati da ingenti tassi passivi.
    Il denaro circola allegramente, il pieno impiego è garantito, le casse dello Stato si impinguano e gli inglesi felici e contenti, possono cantare “Rule Brittania”.

    Con uno stratagemma l’opposizione Cronologista (favorevole allo stato quo) viene dirottata dalla votazione finale, che sancisce la vittoria dei riformisti. Nuvole di sventura si addensano sull’Europa, per la svolta nefasta che coinvolge la Nato e il Mercato Comune, mentre il presidente americano gongola. Compiuta la loro missione di sistematica distruzione dell’economia occidentale, gli scarafaggi abbandonano le spoglie umane e ritornano a Palazzo Westminster.
    Il tono del libro oscilla tra il pamphlet mordace e l’allegoria apocalittica, è composto da quattro capitoli densi di fatti sconcertanti e boutade esilaranti, più una postfazione in cui l’Autore esprime il suo punto di vista sugli scenari politici innescati dalla Brexit, il riscaldamento globale e le disuguaglianze sociali.
    E’ di sicuro una lettura divertente ma non d’evasione, l’epilogo di McEwan induce alla riflessione:

    “Se la ragione non apre gli occhi e non si decide a riprendere il sopravvento, potremmo doverci affidare al conforto della risata”

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