NEGLI ALBERI C’È UN MONDO D’AMORE – NARRA E RACCONTA 6.

La rubrica “Narra e Racconta” di Anna Tentori e Simonetta Cecchini (Associazione degli Amici della Biblioteca), nel mese di febbraio è dedicata agli alberi in attesa del loro risveglio.

Alberi

Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Te l’ho già detto; i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire. (Tu non sai di Alda Merini, tratto da “L’anima innamorata” ed. Frassinelli)

“La nazione delle piante” di Stefano Mancuso

S. Mancuso, scienziato di fama internazionale, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili.
La nazione delle piante, la più potente e popolosa della Terra, risulta la più importante nazione perché è quella da cui ogni altro organismo vivente dipende. Esistiamo grazie alle piante e potremo continuare ad esistere soltanto in loro compagnia.

“Come possono, le piante, soccorrerci, vista la nostra incapacità a garantirci la sopravvivenza?” si chiede l’autore. Esse possono proporci una vera Costituzione, otto articoli, otto pilastri fondamentali sui quali si regge la vita delle piante e quindi anche la vita di tutti gli esseri viventi.
Art.1: “la Terra è la casa comune della vita, la sovranità appartiene a ogni essere vivente.”
Art.2: “La Nazione delle piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono…”

“Alberi sapienti antiche foreste” di Daniele Zovi

L’autore, laureato in Scienze Forestali, ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato. Attualmente è ai vertici del Comando – Carabinieri Forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di fauna selvatica e profondo conoscitore di boschi e foreste.
In questo volume accompagna il lettore in un viaggio attraverso i boschi per ascoltare, osservare e riconoscere le varietà del popolo verde che li abita e per scoprirne le meraviglie ed i segreti.

Gli alberi entrano in relazione tra loro, con gli animali e con noi; hanno consapevolezza dell’ambiente in cui vivono, comunicano, intessono relazioni….fanno sesso; sono dotati di vista, tatto, olfatto e non solo… Elaborano strategie di vita, di conquista, di resistenza. Ci assomigliano più di quanto siamo portati a credere…
La singola pianta sembra star ferma nel posto dov’è nata, dove ha messo le radici. Ma se osserviamo il gruppo, possiamo notare che gli alberi non solo si muovono in piccoli spostamenti, ma volano e percorrono distanze enormi. Lo fanno con il polline, con i semi grazie all’aiuto degli insetti, degli uccelli, del vento.”

“Sono entrato da solo nella foresta di Paneveggio in Trentino. Sono entrato in silenzio, quasi in punta di piedi, come ho fatto molte volte nelle chiese gotiche o rinascimentali. Qui non ci sono colonne, ma tronchi altissimi, non archi, ma fronde che si sfiorano l’una con l’altra a formare un soffitto verde, non rosoni colorati, ma finestre di luce tra un ramo e l’altro.”

“Il giro del mondo in 80 alberi” di J. Drori

tratto da: Il giro del mondo in 80 alberi

Ambasciatore del W.W.F. per nove anni, amministratore fiduciario dei Royal Botanic Gardens di Kew e del Woodland Trust, Drori racconta storie strane, ma vere, di alberi e del ruolo che da sempre svolgono in ogni aspetto della nostra vita.

Sono cresciuto nei pressi dei Kew Gardens, i giardini botanici reali alle porte di Londra. I miei genitori trasmisero a me e a mio fratello la passione per la botanica… Ogni storia di piante faceva parte di un’altra più complessa sugli animali e sugli uomini.

Ottanta alberi e ottanta racconti pieni di fascino e dolcezza, illustrati dalle tavole botaniche di Lucille Clerc, utili perché aiutano il lettore in questo istruttivo e divertente viaggio.
Storie di alberi come l’acero da zucchero o del Canada le cui foglie “sono impianti chimici che fanno apparire come per magia gli zuccheri dall’anidride carbonica e dall’acqua, usando la luce del sole per innescare la reazione… le cui tonalità gialle o arancioni vengono tenute nascoste dalla clorofilla verde… ma in autunno la clorofilla viene riassorbita e il verde delle foglie scompare e lascia vedere solo l’arancione e il giallo.”

“I lettori veneziani non potranno non restare stupiti e incantati nel leggere la storia dell’ontano che ha contribuito a fare di Venezia la meravigliosa città di oggi e la superpotenza militare che è stata.
Con la polvere da sparo ottenuta da carbone di ontano si realizzavano proiettili e palle di cannone con maggiore potenza e velocità. Sott’acqua il legno di ontano mantiene la sua forza comprimente per secoli; per questo i veneziani affidarono a pali in legno di ontano il compito di fondamenta per sostenere pesanti edifici.”

“Arboreto salvatico” di Mario Rigoni Stern

tratto da: Il giro del mondo in 80 alberi

Oltre ai suoi celebri romanzi di guerra, Rigoni Stern ha scritto storie di uomini ed animali ambientate tra le sue montagne. Questo libro è dedicato agli alberi dei luoghi in cui vive, li descrive uno ad uno con la competenza che gli viene dall’acuta osservazione e dalla frequentazione dei luoghi, ne illustra la storia e le proprietà, ne parla con straordinaria sensibilità, ricordando esperienze personali ed emozioni.

“Se incontro un albero sradicato dal vento, o schiantato dalla neve, o roso dal ghiro, o morso dal cervo, provo dispiacere, ma quando vedo una corteccia incisa da un barbaro coltello o un albero tagliato da una scure di frodo provo amarezza e rabbia…
Il tiglio: albero di giustizia perché intorno ad esso si riunivano i saggi. Nelle sere d’inverno, dopo cena e prima di coricarmi, una tazza di infuso di fiori di tiglio con un cucchiaio di miele di salvia delle isole dalmate, è un’ottima bevanda che concilia il sonno e agevola la respirazione.
Il pino: il pino cembro, o cirmolo, tra gli alberi delle nostre Alpi è il più bello: socievole e sempreverde può arrivare oltre i settecento anni di vita. Dove i fulmini, le valanghe, i sassi feriscono il tronco, assume forme tormentate e inconfondibili.
Il castagno: i frutti di quest’albero erano pane quotidiano in molte valli delle montagne dal Caucaso alla Spagna, cibo rituale nella sera dei morti e nel giortno dedicato a S. Martino, abbinandolo al vino nuovo.”

“Le emozioni nascoste delle piante” di Didier Van Cauwelaert

Romanziere, vincitore del premio Goncourt nel 1994, D. Van Cauwelaert è anche un appassionato esploratore del mondo vegetale. In quest’opera che al tempo stesso riunisce i caratteri di saggio e narrazione, viene raccontata la vita emotiva e relazionale del regno vegetale, facendo riscoprire al lettore l’homo ecologico che è dentro ognuno di noi.

Adulazione, empatia, solidarietà…compassione sono sentimenti non soltanto umani, ma costituiscono i temi e i contenuti per mezzo dei quali avviene la trasmissione del pensiero fra le piante e l’uomo. Le piante reagiscono alle nostre emozioni ed esprimono le loro… Emozione… le piante sono capaci di mettere in pratica un’intera gamma di emozioni quali la paura… la gratitudine… l’astuzia, la seduzione, la compassione… la solidarietà e sanno anche… con mezzi dai più straordinari ai più semplici comunicare quello che provano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*