BIODIVERSITÀ a 360°

Che cos’è la biodiversità?

La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.

Senza la biodiversità la vita scomparirebbe.

Il termine biodiversità (traduzione dall’inglese biodiversity, a sua volta abbreviazione di biological diversity) è stato coniato nel 1988 dall’entomologo americano Edward O. Wilson autore di “Biodiversità” ed. Sansoni,  e “Formiche” ed. Adelphi

Potete trovare un’ottima introduzione a questo tema così affascinante e complesso nel libro di Marcello BuiattiLa biodiversità” edito da il Mulino nella collana “Farsi un’idea”.

Perché è importante la biodiversità?
Che cosa succede quando una specie si estingue?

Ciascuna specie, poco importa se piccola o grande, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive e proprio in virtù del suo ruolo aiuta l’ecosistema a mantenere i suoi equilibri vitali.

La biodiversità rafforza la produttività di un qualsiasi ecosistema (di un suolo agricolo, di una foresta, di un lago…). Infatti è stato dimostrato che la perdita di biodiversità contribuisce all’insicurezza alimentare ed energetica, aumenta la vulnerabilità ai disastri naturali, come inondazioni o tempeste tropicali, diminuisce il livello della salute all’interno della società, riduce la disponibilità e la qualità delle risorse idriche e impoverisce le tradizioni culturali.

I biologi non si sono ancora fatti una chiara idea di quante specie, dagli organismi unicellulari alle balene, esistano sulla faccia della Terra. Diversi studi riportano che il numero delle specie viventi sul pianeta possa variare da 4 a 100 milioni. Solo una parte di esse, però (da 1,5 a 1,8 milioni), è attualmente conosciuta. L’Italia è tra i paesi europei più ricchi di biodiversità.

Quali sono le principali minacce alla biodiversità?

La causa principale dell’alterazione della diversità biologica della Terra è l’intervento indiscriminato dell’uomo, che ha alterato profondamente l’ambiente in cui viviamo. Esistono diversi fattori di perdita di biodiversità. Essi comprendono:

  • la distruzione, la degradazione e la frammentazione degli habitat: una delle principali minacce per la sopravvivenza di molte specie è l’alterazione, la perdita e la frammentazione degli habitat causata sia da calamità naturali,  sia, e soprattutto, da profondi cambiamenti del territorio condotti ad opera dell’uomo.
  • i cambiamenti climatici: l’alterazione del clima a scala globale e locale ha già prodotto significativi effetti sulla biodiversità, in termini di distribuzione delle specie e di mutamento dei cicli biologici.
  • l’inquinamento: le attività umane hanno alterato profondamente i cicli vitali fondamentali per il funzionamento globale dell’ecosistema. Fonti d’inquinamento sono, oltre alle industrie e gli scarichi civili, anche le attività agricole che, impiegando insetticidi, pesticidi e diserbanti, alterano profondamente i suoli.
  • l’introduzione di specie alloctone: l’introduzione in un territorio di specie alloctone, cioè originarie di altre aree geografiche, rappresenta un pericolo.
  • la caccia e la pesca eccessive e indiscriminate: la pesca e la caccia eccessive possono aggravare situazioni già a rischio per la degradazione degli habitat.

Le informazioni di questo articolo sono tratte dall’opuscolo dell’ISPRA:
Progetto di educazione ambientale “Orientarsi nella biodiversità

Tanti consigli di lettura anche dal National Geographic Italia: Biodiversità da leggere

Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità

La data vuole ricordare l’adozione della Convenzione sulla diversità biologica (CBD), avvenuta il 22 maggio del 1992. Al Vertice sulla Terra del 1992 a Rio de Janeiro, i leader mondiali hanno concordato una strategia globale di “sviluppo sostenibile”. Uno dei principali accordi è stato proprio la CBD (approvato poi dal Consiglio delle Comunità Europee nel 1993).
La Giornata Mondiale della Biodiversità è anche un giorno di festa, è l’invito a fermarci ad ammirare il ventaglio di creature esistenti, la ricchezza della vita che è sempre attorno a noi.
Per contrastare il fenomeno della perdita della biodiversità non c’è altra soluzione se non invertire la tendenza all’eccessivo prelievo di risorse naturali, limitandone il consumo e razionalizzandone l’uso.
Può sembrare strano, ma anche essere più attenti a quello che si compra e a quello che si mangia può aiutare a combattere la perdita di biodiversità.

Siamo tutti uguali pur essendo tutti diversi, e, soprattutto, conviviamo tutti in un mondo sempre più unito e globalizzato; per questo è di fondamentale importanza acquisire consapevolezza sul fatto che la biodiversità, anche quella culturale, è un patrimonio dell’intera umanità e merita rispetto e protezione, perché è anche dalla ricchezza della diversità e dal confronto tra tutti gli uomini che deriva la sopravvivenza della nostra specie.

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